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Il Santuario della Madonna del Bagno
Il santuario della Madonna del Bagno, sorge in una amena pianura dell'agro del Comune di Gioia Sannitica. Per secoli pastori e contadini, si sono dedicati alle attività rurali. In origine il culto legato alla Madonna del Bagno si concentrò intorno ad una piccola Cappella con annesso eremo, la cui edificazione è fatta risalire al 1700 circa.
Da alcuni documenti rileviamo che la suddetta Madonna altro non è se non una Cappella ed un eremo costruito a spese dei fedeli, nel posto dove secondo la tradizione alcuni pastori del luogo rinvennero in un pozzo, tuttora presente nelle vicinanze della chiesa, una immagine della Madonna impressa su una mattonella, che è conservata attualmente in una artistica cornice di pietra, dietro l'altare.
Nella festività della Madonna, ricadente il giorno dell'Ascenzione, è tradizione dei fedeli, che dopo aver attraversato la chiesa in ginocchio, arrivati all'altare, asciugano i loro volti col fazzoletto , passato più volte sull'immagine sulla mattonella. La tradizione vuole che il ritrovamento dell'Immagine della Madonna sia stata propiziatrice di numerosi prodigi. Si ricorda la guarigione di molte persone, colpite dalla lebbra o altre malattie, che dopo essersi bagnate con le acque del pozzo, guarivano. Molto probabilmente il nome "Madonna del Bagno" può collegarsi a questi prodigi.
Il piccolo Santuario è un tempio tranquillo, senza particolari pregi artistici, è a navata unica con volta di copertura a sesto ribassato, ornato da dipinti di immagini della Madonna nelle arcate centrali.
I numerosi ex voto, oggetti d'oro, quadri votivi, testimoniano ancora oggi la consistenza della devozione popolare per le grazie ricevute dalla Madonna.I nostri emigrati sparsi nel mondo, soprattutto negli USA, conservano nel cuore il ricordo del Santuario ed in vari modi nella ricorrenza della festa sono sempre presenti. Il Santuario della Madonna del Bagno, resta il luogo dove l'uomo fa esperienza di chiesa, riscoprendo il fascino di quella particolare comunione di fede che fa spalancare il cuore verso tutti. In particolare verso chi è diverso da noi: l'ospite, lo straniero, l'extracomunitario, l'ammalato e quanti si trovano nello stato di bisogno.
(Ricerche e progetto dell'impiegato Comunale Mario Cassella)
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